A partire dal 1 luglio 2019 diventa obbligatoria l’installazione dei cosiddetti seggiolini salva-bebè in tutte le vetture destinate al trasporto di bambini con età inferiore ai 4 anni. Con il termine seggiolini salva-bebè si indicano dei particolari seggiolini auto per neonati dotati di un sistema di sicurezza anti-abbandono, volto a scongiurare l’abbandono involontario dei bambini all’interno dell’auto.
I nuovi seggiolini, infatti, sono dotati di un sistema d’allarme che si attiva in caso di allontanamento del guidatore dal veicolo e segnala la presenza del bambino all’interno dell’abitacolo, così da scongiurare fatali dimenticanze da parte dei genitori che, negli ultimi anni, sono costate la vita a tanti bambini innocenti.
Una vera e propria emergenza – soprattutto nei mesi estivi quando nell’abitacolo di un’auto parcheggiata al sole si arrivano a sfiorare anche i 50 gradi – che ha spinto il Parlamento ad approvare una legge che prevede l’obbligo dell’installazione di questi dispositivi di sicurezza in tutte le auto in cui viaggiano bambini e neonati.
Non sarà necessario acquistare un nuovo seggiolino se già se ne possiede uno, ma sarà sufficiente aggiungere uno specifico allarme anti-abbandono.
Dal punto di vista tecnico, questi dispositivi devono attivarsi automaticamente quando il bambino viene seduto nel seggiolino e dovranno essere dotati di appositi segnali acustici e visivi percepibili sia dall’interno che dall’esterno dell’abitacolo, per segnalare tempestivamente la presenza del bambino dimenticato nel seggiolino. Nel frattempo il sistema invierà contemporaneamente messaggi e chiamate a tre diversi numeri di telefono per avvertirli dell’emergenza in corso. Se l’allarme anti-abbandono è alimentato a batteria, un apposito segnale dovrà indicare quando la batteria sta per esaurirsi, in modo da poter essere prontamente ricaricata.
L’obbligo del seggiolino salva bebè riguarda solo i bambini al di sotto dei quattro anni, mentre per quelli più grandi valgono le disposizioni precedenti. In caso di violazione della legge sono previste sanzioni che vanno dagli 81 ai 326 euro e alla sospensione della patente da 15 a 60 giorni nel caso di reiterata violazione dell’obbligo nell’arco di due anni.