Bollo auto 2019: ecco chi pagherà di più
Maria Rita Esposito 15 Marzo 2019

La legge di bilancio 2019 ha introdotto una serie di significative novità relative al pagamento del Bollo Auto, ovvero la tassa sul possesso di una vettura che tutti i proprietari sono tenuti a pagare una volta l’anno. Le principali novità introdotte dalla manovra finanziaria varata dal Governo si muovono su tre fronti:

  • Aumento dell’importo del bollo
  • Agevolazioni per le vetture storiche
  • Condono per i contenziosi con il fisco.

Andiamo ad analizzare nel dettaglio ciascun punto.
Gli aumenti relativi all’importo del bollo riguarderanno esclusivamente i veicoli inquinanti di classe Euro 3 e inferiori. I possessori di veicoli Euro 3, infatti, pagheranno tra i 2,70 e i 4,05 euro al Kw. L’importo naturalmente aumenta in caso di veicoli Euro 2, Euro 1 e Euro 0.

Previsti sconti, invece, per i possessori di auto storiche con un’etá compresa tra i 20 e i 29 anni, che godranno di un’esenzione del 50%
La manovra, inoltre, prevede anche che vengano esentati dal pagamento del bollo tutti i soggetti tutelati dalla Legge 104, gli invalidi civili con limitazioni motorie e i soggetti con a carico persone disabili. Potranno usufruire dell’esenzione:

  • Disabili con handicap psichico
  • Disabili con gravi limitazioni della capacità di deambulazione
  • Non vedenti
  • Non udenti

Sono escluse dal pagamento del bollo anche le auto elettriche con meno di 5 anni, le auto storiche con più di 30 anni. Le ibride immatricolate nel 2019.

Per quanto riguarda il condono, infine, tutti i possessori di cartelle esattoriali per bolli non pagati potranno risolvere il contenzioso con il fisco usufruendo del condono o chiedendo la rottamazione dei ruoli non inclusi nel condono.
Il condono riguarderà tutte le cartelle esattoriali relative a bolli non pagati con un importo inferiore ai 1000 euro, notificate tra il 2000 e il 2010. Il condono prevede la cancellazione automatica del debito.
La rottamazione delle cartelle esattoriali, infine, prevede l’eliminazione degli interessi e delle sanzioni sull’importo iniziale dovuto. La somma dovuta, potrà poi essere rateizzata per un massimo di 10 rate di pari importo con un tasso di interesse del 2%.

Maria Rita Esposito

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