Automotive news: è la Volkswagen a vincere il premio Automotive Innovation Award 2015
Giulio Orzieri 29 Maggio 2015

Volkswagen si è infatti aggiudicata il titolo di «costruttore automobilistico più innovativo dell’anno», assegnato anche quest’anno dal Center of Automotive Management (CAM) in collaborazione con la Società di revisione e consulenza PricewaterhouseCoopers (PwC).

Una vittoria, quella di Volkswagen, che non si limita a questo premio: i progettisti hanno infatti portato a casa il primo posto anche in altre quattro categorie, e cioè «Veicolo connesso», «Concept di veicoli/telai», «Motorizzazioni convenzionali» e «Sistemi di Sicurezza».

 

Volkswagen, negli ultimi 10 anni un concentrato di tecnologie

Questa la motivazione del premio: «negli ultimi dieci anni il Gruppo Volkswagen ha sviluppato 1.251 singole innovazioni, di cui 212 ‘prime’ al mondo. Tra queste vanno citate la XL1, un concentrato di tecnologia; la Bugatti Veyron, la più potente e veloce tra le auto di serie; i gruppi ottici con tecnologia a LED Matrix di Audi e il primo cambio automatico a 7 rapporti con doppia frizione a secco ad essere prodotto in serie».

Naturalmente soddisfatto Ulrich Hackenberg, Membro del Consiglio di Amministrazione Audi che ha ritirato il premio: «Condivido questo premio con i 600.000 Collaboratori dei 12 brand del Gruppo Volkswagen, in Germania e in tutto il mondo. Stanno creando la mobilità del futuro, ed è grazie alla loro elevata competenza tecnica, alla grande creatività e all’eccellente qualità del loro lavoro che il Gruppo Volkswagen può identificarsi come innovatore guida nel settore automobilistico».

Per quanto riguarda il premio ottenuto nel settore delle “Motorizzazioni convenzionali”, l’accento è stato posto sulle tante innovazioni motori del gruppo Volkswagen: tra queste no un posto di primo piano le varie tecnologie di start and stop e il recupero dell’energia in fase di frenata. In particolare, grazie a questo approccio è possibile ridurre il consumo in media del 14%. Da non sottovalutare poi motori “green” ormai sempre più integrati coi modelli Volkswagen.

 

Più sicurezza alla guida e auto sempre connesse

Centrale tra gli obiettivi della casa tedesca è l’attenzione alla sicurezza, sempre più sofisticata nei vari marchi del gruppo. L’Audi Q7 nella sua seconda incarnazione garantisce standard altissimi con sistema di prevenzione delle collisioni, visione notturna e cross-traffic assist, utile per avvertire il conducente della presenza di altri veicoli quando si procede lentamente in retromarcia, ad esempio uscendo da un parcheggio.

Come ben sa chiunque segua le automotive news, uno dei trend più interessanti per le automobili del futuro è rappresentato dai servizi di infotainment, che trasformano il veicolo in un centro multimediale (anche Apple ha recentemente fatto il suo ingresso in questo mercato con Car Play). L’’infotainment del resto altro non è se non una branca delle tecnologie che portano il mezzo a non essere più un’automobile isolata ma il nodo di una rete. Secondo lo studio CAM che ha premiato Volkswagen nella categoria “Veicolo connesso”, sono stati compiuti fondamentali passi avanti anche in questo settore, con nuovi concept di funzionamento e di display, esemplificati dal cockpit virtuale della nuova Audi TT. Tutti da scoprire anche i tanti display touchscreen che sostituiscono i comandi convenzionali nella VW Golf R Touch.

 

Parola d’ordine: leggerezza

Infine, anche il riconoscimento nella categoria “Concepts di veicoli/telai” appare meritato alla luce dell’utilizzo rivoluzionario di metalli leggeri su telaio e carrozzeria dell’attuale modello di passat, con economie di peso fino a 85 chilogrammi per un mezzo più leggero e performante. Ancora l’Audi Q7 sugli scudi, intanto, con gli acciai e l’alluminio ad alta resistenza che hanno permesso di risparmiare addirittura 325 chili. Molto apprezzato anche il concept car Audi TT Sportback (metà auto sportiva, metà coupé a 4 porte).

Il CAM, a Bergisch-Gladbach, è un istituto indipendente per la ricerca empirica su questioni dell’automotive e della mobilità, che conduce estesi studi su base annuale insieme a PricewaterhouseCoopers (PwC). Qust’anno l’analisi ha riguardato 18 gruppi dell’automotive globale, per un totale di 53 marchi. Negli ultimi 10 anni, il CAM ha analizzato i nuovi sviluppi nelle tecnologie dei diversi veicoli per identificare quelli che sono stati e saranno i trend del futuro e i profili di innovazione delle compagnie dell’automotive globale, attraverso un’ampia forbice di diverse categorie prese in esame.

Giulio Orzieri

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