È stata la scommessa della Renault, marchio che negli ultimi sette anni ha investito enormemente nel settore green delle automobili elettriche e, bisogna ammetterlo, la casa francese sta portando a casa la vittoria: la Renault Zoe 2017 è stata presentata al recente Salone dell’Automobile di Parigi e ha fatto grandi promesse che, siamo sicuri riuscirà a soddisfare, grazie alla nuova batteria ZE 40 che consente, pare di raggiungere 400 km di autonomia NEDC, il doppio rispetto a quella permessa dalla Renault Zoe 2016 che dopo l’introduzione del nuovo propulsore arrivato nel 2015 arriva a circa 240 km.
Ma andiamo con ordine.
Renault Zoe: un po’ di storia
Era il 2009 quando la Casa della Losanga lanciò una sfida al futuro e presentò a Francoforte la Zoe Concept, un prototipo completamente elettrico che aveva un’autonomia di 160 km dichiarati e dimensioni che facevano già assaporare quelle attuali, ovvero quelle di una berlina a due volumi perfetta per 4 persone e omologata per 5. L’obiettivo dichiarato era quello di andare oltre il mercato delle ibride ed affrontare il “panico da ricarica”, nota sindrome che frena, ancor oggi, moltissimo l’impennata di vendite di auto spinte da propulsori totalmente elettrici ed eco-friendly. Centosessanta chilometri erano ancora pochini, e la Renault molto probabilmente lo sapeva, ma ciò non le impedì di far uscire sul mercato, previa presentazione al Salone di Ginevra del 2012, il primo modello da commercializzare, con una batteria da 22 Kw ed il motore Q210 da 88 CV di potenza massima, riducibili a 59 in modalità ECO: 135 km/h di velocità massima ed un’autonomia dichiarata di 210 km per la piccola e simpatica Renault Zoe. Autonomia reale, però, ben più contenuta, ad essere sinceri, intorno ai 120/150 km di media, anche se molto dipendeva dallo stile di guida e dalle condizioni climatiche.
Ancora troppo poco.
Arriva, dunque, il 2015 e la Renault s’inventa l’R240, il nuovo propulsore che promette 30 km di autonomia in più e regala, quindi, alla Renault Zoe 2016 un’autonomia effettiva di circa 170 km, ancora troppo pochi per attaccare il primato della regina del settore, la Nissan Leaf, che di chilometri pare ne dichiari 250, ma comunque abbastanza per diventare l’auto total electric più venduta d’Europa, grazie anche all’aspetto simpatico, simile a quello della Clio, uno dei maggiori successi in casa della Losanga, la linea un po’ cattiva del paraurti anteriore integrato nella carrozzeria ed i gruppi ottici sottili ed allungati, un po’ a felino.
Renault Zoe 2017: nuova batteria, nuove prestazioni
Dopo questa introduzione è facile capire perché l’entusiasmo sia esploso quando al Salone di Parigi che si è concluso il 16 ottobre è stata presentata la Renault Zoe 2017 e, soprattutto, la nuova batteria, la ZE 40, estremamente performante e di soli 15 chilogrammi più pesante della precedente, grazie al fatto che è stata incrementata la capacità di storage delle singole celle, ben 192, che è stata portata da 36 Ah a 63,35 Ah, per una disponibilità totale di 41 kWh.
Risultato? 400 km di autonomia dichiarata sulla Zoe con propulsore R240, 370 per le versioni con il motore originario, il Q210, un po’ più parco ma più veloce a ricaricarsi.
Ed è così che ci vuole un attimo, durato 9 anni, a diventare l’automobile elettrica con il miglior livello di autonomia ed a conquistare il gradino più alto del podio, perché, al di là delle dichiarazioni sempre sovradimensionate, la nuova Renault Zoe ha un’autonomia reale di 300 km nella versione più performante, senza dimenticare che grazie allo speciale sistema di ricarica firmato Renault, il famoso Caméléon, è possibile ricaricare il motore in varie modalità, dalla presa di casa monofasica a 2,3 kWh alle colonnine trifasiche di ricarica veloce da 43 kWh, per ottenere un’autonomia di 120 km in soli 30 minuti, il tempo per un caffè ed una scorsa veloce alle notizie del giorno.
Renault Zoe: autonomia reale ed allestimenti
Due sono le possibilità di acquisto della nuova Renault Zoe 2017, in arrivo sulle nostre strade già dagli inizi del prossimo anno ormai alle porte: solo autovettura e batteria a noleggio con canone mensile calcolato in base al chilometraggio presunto o automobile + accumulatore elettrico di proprietà, per chi ha 8.000 € in più circa da investire e non vuole farsi mancare niente.
La vecchia batteria da 22 kW non va però in pensione e continuerà ad equipaggiare il modello base, chiamato semplicemente Zoe, che monta il motore R240 per un’autonomia reale di 170 km, da portarsi a casa con 22.500 € nella versione Flex, quella con noleggio batteria, e 30.500 con batteria di proprietà, per un allestimento di serie che prevede ABS, ESP, airbag frontali e laterali, display da 7” multifunzione touch screen, limitatore di velocità, accensione veicolo senza chiavi, selettore modalità di guida, connessione bluetooth, comandi vocali ed inserti e particolari pregiati, come l’alluminio sul pomello della leva del cambio, per fare un esempio.
Stesso livello di allestimento con la versione Life, equipaggiata, però, con batteria ZE40 e disponibile con entrambi i propulsori, l’R240 per un’autonomia reale di circa 300 km, e il Q210, per percorrere fino a 270 km: 25.000 € per la Life più economica e 33.700 € per la versione all inclusive con ricarica veloce.
I modelli Intens e Bose, invece, sono per chi non si vuole proprio accontentare: cerchi in lega 16” Bangka, retrovisori elettrici ripiegabili ed impianto stereo Auditorium 3D e tinte di carrozzeria ed interni da scegliere tra nero, rosso intenso e grigio titanio per l’Intens, sellerie in pelle premium, sedili riscaldabili, sistema radio DAB e cerchi in lega diamantati per il Bose, da un minimo di 26.800 € ad un massimo di 38.300 €.
Tutte le versioni presentano il sistema integrato di infotainment R-link, integrato con le app ZE Trip e ZE Pass, scaricabili anche su smartphone, che permettono di programmare il proprio viaggio in base alla dislocazione delle colonnine di ricarica e di pagare direttamente attraverso smartphone o badge RFID dedicato. In arrivo nel 2017 la nuova app che permetterà di controllare da remoto il veicolo anche quando si è lontani, tenendo sempre sotto controllo lo stato della ricarica e attivando funzioni ad hoc, quali il preriscaldamento o preraffreddamento dell’abitacolo, tanto per fare un esempio.