Ford GT ’66 Heritage Edition: la sontuosa celebrazione della vittoria di Le Mans 1966
Giulio Orzieri 10 Agosto 2016

Si chiama Ford GT ’66 Heritage Edition ed è indubbiamente un’automobile con il sangue blu, anche se non è l’unica protagonista con DNA da VIP di questa storia.

Storia che ha inizio cinquant’anni fa quando la casa automobilistica di Detroit mise a segno un’epica tripletta sul podio della 24 ore di Le Mans con i tre esemplari di GT40 Mk II che aveva messo su strada, aerodinamici bolidi “accucciati” a terra, erano alti solo 40 pollici, dotati di un motore V8 da 7 litri da paura, e diede uno schiaffo non solo morale alla Ferrari, regina indiscussa di quei tempi. Un trionfo, in quella che si dimostrò essere uno delle edizioni più sfiancanti della corsa più dura di tutti i tempi: dei 55 equipaggi partecipanti solo 15 arrivarono a tagliare il traguardo, e di questi i primi tre furono quelli della Ford che ebbero anche il tempo di decidere in che ordine arrivare mentre gli altri 12 dietro arrancavano per completare la gara.

A quella iconica automobile da corsa è dedicata la nuova Ford GT, presentata a gennaio del 2015 al Salone dell’Automobile di Detroit.

Un capolavoro di stile, di eleganza e di potenza. Una linea a goccia che buca qualsiasi ostacolo si permetta di contrapporre l’aria, carrozzeria completamente realizzata in fibra di carbonio ed un propulsore biturbo intercooler EcoBoost V6 da 3,5 litri che sprigiona più di 600 Cv. Le sospensioni, i freni ed il volante hanno ispirazione racing, l’apertura delle portiere è a farfalla, i cerchi in lega leggera sono da 20” ed ospitano pneumatici Michelin Pilot Super Sport Cup 2 ed i sedili sono realizzati anche loro in fibra di carbonio, per risparmiare sul peso, e sono rivestibili o in pelle o in alcantara.

Solo 500 gli esemplari previsti, a fronte di migliaia di richieste pervenute attraverso apposito sito da parte degli aspiranti possessori disposti a spendere 450.000 $ per averla in garage. Proprio in questi giorni i 500 fortunati prescelti sono stati avvertiti da apposita lettera inviata direttamente dai responsabili dei piani alti di Detroit che il loro sogno è realizzabile e che possono mettersi in attesa.

Ma non finisce così.

Giugno 2016. Sempre 24 Ore di Le Mans. Non in parata come nel 1966, non in modo così imperativo come allora, ma la Ford taglia il traguardo per prima nella categoria GTE-Pro con la vettura n. 68 alla cui guida si sono alternati Sébastien Bourdais, Joey Hand e Dirk Müller. Lotta serrata, cattiva, sofferta, quest’anno, fin quasi alla fine tra la Ford GT e la vettura numero 82, sempre lei, l’antica rivale, la Ferrari a cui il guanto di sfida è stato gettato nel 1964, quando Enzo Ferrari si rifiutò di vendere la sua “piccola” e promettente casa automobilistica a Henry Ford, il gigante dei motori statunitense che aveva voglia di giocare con le macchine da corsa.

Ed a cinquant’anni esatti dalla prima implacabile vittoria della casa a stelle e strisce, arriva, puntuale, la conferma sul fatto che la sfida è ancora aperta.

E per sottolineare ulteriormente la situazione, da Detroit arriva l’annuncio che è in arrivo un’altra protagonista patinata sulla scena: la Ford GT ’66 Heritage Edition, una versione celebrativa proprio di quella vittoria del 1966 da cui prende inizio questa storia che verrà venduta come Model Year 2017 in pochissimi esemplari.

Livrea nera in Black Shadow da gara, a scelta tra finitura lucida e finitura opaca, numero 2 in bella vista sulle bande argentate centrali, quello mitico che svettava sul cofano della GT40 che tagliò il traguardo allora, e particolari esclusivi, come se il modello “base” non ne offrisse già abbastanza.

I cerchi in lega, ad esempio, sono forgiati in alluminio ed hanno una finitura dorata satinata che spicca con eleganza, anche grazie ai dadi neri che contrastano e sottolineano. Gli interni presentano sedili a guscio X-brace in fibra di carbonio rivestiti in pelle Ebony, plancia rivestita in cuoio, particolari dorati nella parte bassa dei poggiatesta e nei paddles del cambio al volante, cinture di sicurezza blu, battitacco e particolari in fibra di carbonio opaca ed, ovviamente, la placca identificativa di questa edizione in bella vista sulla plancia. Prezzi e tempi di produzione da definirsi, ma le richieste fioccano già come coriandoli.

Possiamo dire, dunque, che la Ford GT ’66 Heritage Edition non è solo un allestimento speciale per pochi eletti, ma un’hypercar spettacolare che rappresenta la perfetta sintesi tra il mito a stelle e strisce di ieri e quello di domani.

Chapeau!

Giulio Orzieri

Your comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *