Quali documenti sono da tenere in auto? Cosa si rischia se non si hanno?
Giulio Orzieri 1 Febbraio 2016

Quando si possiede una vettura e la si utilizza con costanza, è bene conoscere alcune regole, che non sono solo quelle stradali, che servono a regolamentare la circolazione su strade e autostrade, ma che sono anche di ordine amministrativo.

Esistono infatti normative ben precise, che dettano alcune regole che tutti coloro che guidano devono conoscere, per non incorrere – in caso di controlli da parte dei vigili urbani o delle forze dell’ordine – in spiacevoli conseguenze.

La norma che regola l’obbligatorietà dei documenti da tenere in auto, è contenuta nell’articolo 180 del codice della strada.

Ecco di seguito, i documenti che è necessario tenere in auto, per non vedersi appioppare una brutta multa e, nei casi più gravi il suo ritiro e il sequestro della vettura.

Oltretutto, negli ultimi tempi, il governo ha varato nuove normative in merito alle regole relative agli automobilisti, meglio conoscerle bene.

Documenti da tenere sempre in auto

Sono documenti che obbligatoriamente devono essere conservati in automobile, nel portaoggetti posto nel cruscotto possibilmente, in maniera da essere celati all’occhio di eventuali malintenzionati.

Il certificato di assicurazione auto

Lo scorso 18 Ottobre 2015, è entrata in vigore una nuova normativa, quella relativa al mancato obbligo di esposizione del tagliando dell’assicurazione.

Il nuovo sistema di verifica telematica immediata, in dotazione ai vigili urbani e alle forze dell’ordine, hanno reso inutile l’esposizione del famoso tagliandino giallo.

E’ però bene sapere che, seppur non si è più tenuti a esporre il tagliando, è ancora obbligatorio tenere in auto il certificato che l’assicurazione rilascia alla stipula o al rinnovo del contratto assicurativo. Il motivo di questo obbligo è presto detto: in caso di sinistro, è necessario avere a portata di mano tutti i dati relativi all’assicurazione auto, da fornire anche alla controparte per la stesura del CID, o “modulo Blu”, il cosiddetto “modulo di constatazione amichevole” che si è tenuti a compilare.

Attenzione: la mancanza in auto del certificato assicurativo, genera sanzioni amministrative.

Inoltre, è sempre bene ricordare che, se si circola con l’assicurazione scaduta da oltre 15 giorni – il periodo di copertura garantita dalle assicurazioni agli automobilisti, dopo la scadenza – la normativa vigente, prevede multe salate – che vanno dagli 841 ai 3.287 euro – e si può rischiare anche il sequestro dell’automobile.

Il libretto/carta di circolazione

Altro documento molto importante, da non dimenticare mai a casa e da tenere, insieme al certificato di assicurazione, ben custodito in auto, è il libretto di circolazione.

A cosa serve questo documento? A garantire che, la vettura che guidiamo, è idonea alla circolazione secondo le normative vigenti. Si deve mostrare a ogni controllo dei vigili urbani, che chiedono contestualmente di mostrare anche la patente di guida. La famosa domanda: “Patente e libretto, prego”.

Attenzione a non confondere il libretto di circolazione con il certificato di proprietà dell’autovettura. Sono due documenti assolutamente diversi. Nel libretto di circolazione, sono inseriti i dati relativi alla vettura: motore, alimentazione, potenza… Mentre sul certificato di proprietà, sono inseriti i dati relativi al proprietario della vettura, e alcuni della vettura: modello e targa.

Lo scorso 5 Ottobre 2015, è entrata in vigore una normativa che ha reso digitale il certificato di proprietà. A partire da quella data dunque, a chi acquista una vettura nuova non verrà più rilasciato questo documento cartaceo. Per controllare i dati apposti sul certificato, basterà effettuare una registrazione al portale online www.aci.it. Per accedere alla consultazione, si utilizzano le credenziali che vengono fornite dal concessionario quando procediamo ad acquistare un’automobile.

La patente di guida

Potrebbe sembrare superfluo doverlo ricordare, eppure quotidianamente, sono diverse le persone che dimenticano a casa questo documento prima di mettersi alla guida.

Attenzione: nel caso in cui si subisca un controllo stradale e si sia sprovvisti della patente, in ogni caso ci vedremo comminare una multa che va dai 39 euro in su, a seconda dei casi, e poi si è comunque obbligati a recarsi presso una delle sedi che vengono indicate nel verbale, per dimostrare di possedere la patente, entro le 24 ore successive alla verifica.

Ovviamente, coloro che stanno imparando a guidare, e sono in vista dell’esame teorico e pratico, dovranno tenere in auto il foglio rosa e un documento di identità in corso di validità, o comunque – se non si desidera tenerlo in auto – è necessario portarlo con sé nel caso in cui si pensi di voler guidare, sempre però accompagnati da una persona che sia in possesso, da almeno cinque anni, della patente di guida.

CID/Modulo di constatazione amichevole/Modulo blu

In questo caso, non c’è obbligatorietà, ma è necessario un pizzico di buonsenso. Nel brutto caso in cui si resti coinvolti in un incidente, avere in auto un modulo per la constatazione amichevole del sinistro, agevolerà l’espletamento della constatazione dei fatti accaduti. Molti invece, non si preoccupano affatto di tenere in auto questo modulo, e nel caso in cui capita un incidente, non è detto che si trovi qualcuno pronto a fornirne una copia: meglio essere previdenti.

Giulio Orzieri

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