Perché si deve proteggere la batteria dell’auto dal freddo?
Giulio Orzieri 13 Gennaio 2016

L’inverno alla fine è arrivato. Dopo un Novembre e un inizio Dicembre dalle temperature primaverili un po’ ovunque, da Nord a Sud, ecco arrivare le perturbazioni atlantiche, e con esse, l’abbassamento delle temperature, la pioggia e anche la neve.

Molte persone, ormai abituate al cambiamento climatico globale, storcono il naso ora che la colonnina di mercurio è scesa, ma non dobbiamo dimenticare che avere temperature miti quando – specialmente in alcune zone del nostro paese – normalmente, e specialmente di notte a causa della naturale escursione termica, si arriva sotto lo zero, non è normale, ma frutto delle modificazioni climatiche che stanno preoccupando i metereologi e gli scienziati di tutto il mondo.

Sì, per carità, le temperature miti piacciono a chiunque, ma non sono normali nel delicato equilibrio ambientale sul pianeta Terra.

Ad ogni modo, al di là di queste considerazioni, ecco l’Inverno con le sue temperature fredde, a volte secche a volte umide, che ci devono ricordare che, oltre a riscaldare gli appartamenti e gli ambienti in cui permaniamo, dobbiamo pensare anche al “cuore” di quello che è il mezzo di locomozione senza il quale, i nostri spostamenti sarebbero più difficoltosi: la nostra autovettura.

Cosa s’intende per “cuore dell’autovettura”? La batteria, che se non trattata adeguatamente, può funzionare male e abbattere le prestazioni di tutta la macchina.

Il primi problemi che si creano alla batteria di un’autovettura col sopraggiungere del calo delle temperature, sono legati all’accumulatore e sono di due tipi: il primo, legato essenzialmente alle prestazioni e il secondo a una maggiore viscosità dell’olio motore, che provoca una depressione delle prestazioni della batteria, dal momento che la consistenza dell’olio motore, se si modifica, richiede maggiore energia nel momento in cui si avvia il motore.

Non è tutto: proprio nella stagione invernale, a causa del fatto che si utilizza più spesso il lunotto termico per spannare i vetri, ecco che la richiesta di elettricità aumenta. Un bel problema se la batteria non è totalmente efficiente.

E se è pur vero che, nelle vetture di nuova generazione vengono montate batterie che hanno accumulatori più efficienti, è anche vero che, essendo ormai le vetture che guidiamo comandate da impianti elettronici, delicati e sensibili, possiamo trovarci in panne anche se possediamo una vettura nuova di zecca: i cali di tensione non piacciono all’elettronica.

Sarebbe bene, per tutti, pensare in tempo a far effettuare un controllo dello stato della batteria prima dell’arrivo della stagione invernale, ma anche se non si è stati previdenti, possiamo comunque attivarci per prendere delle buone abitudini per garantire alla nostra automobile prestazioni adeguate grazie ad alcuni accorgimenti legati alla batteria. Vediamoli insieme.

Fare un check up dal meccanico

Sembra un consiglio scontato, eppure in molti, presi dalla vita di ogni giorno, dagli impegni di lavoro e di famiglia, dimenticano che una verifica presso il meccanico di fiducia, dovrebbe essere un appuntamento a cadenza almeno semestrale, quando la vettura non ha particolari problemi.

E’ un po’ come gli esami del sangue cui ci sottoponiamo per verificare che il nostro stato di salute è a posto.

Oltretutto, grazie ai moderni sistemi elettronici di verifica dello stato dell’accumulatore, di cui sono forniti i meccanici, il test dura pochi minuti.

Non avete voglia di recarvi dal meccanico? Fate il test per conto vostro. Procuratevi un voltimetro digitale – se ne trovano a basso costo – e procedete così:

–          Per effettuare la verifica, l’automobile deve essere a motore spento da almeno due ore

–          La misurazione va effettuata ai morsetti della batteria

La batteria è a posto se il valore rilevato è superiore a 12,6.

Se il valore va 12,4 e 12,6 la batteria è in discrete condizioni di carica

Al di sotto dei 12,4 Volt è necessaria una ricarica.

Usare meno i lunotti termici e l’impianto di condizionamento

Siamo ormai tutti abituati ad attivare, durante la guida, un gran numero di strumenti presenti nell’abitacolo della nostra autovettura, che servono a risolvere molti piccoli problemi e a rendere più comodo il nostro viaggio. Uno lo abbiamo già incontrato, ed è il lunotto termico, anteriore e posteriore. Per non utilizzarlo troppo frequentemente, basterebbe ricordare che, per spannare i vetri, basta aprire un poco il finestrino.

Oltretutto, un buon ricambio dell’aria nell’abitacolo è assolutamente consigliabile, specialmente nei lunghi percorsi e se si ha l’abitudine di fumare.

Altra cosa di cui non abusare: l’impianto di riscaldamento. Un abitacolo troppo caldo peraltro, può dare luogo a giramenti di testa e mal di testa. Meglio non abusarne.

Come ricaricare la batteria

Oggigiorno, è molto facile dotarsi di un moderno caricabatteria per l’automobile, del tipo digitale. Basta recarsi in un grande supermercato con settore bricolage, per acquistarne uno con una modica spesa.

E’ un’operazione semplice e con i moderni caricatori, che hanno i circuiti interni protetti, non è più necessario procedere a distaccare i morsetti della batteria.

ATTENZIONE: se possedete una vettura con sistema “Start&Stop” meglio evitare di ricaricare la batteria attraverso il collegamento coi morsetti. Questo perché, la batteria AGM – Absorbent Glass Matt che monta accumulatori al piombo – montata su questo tipo di vetture, può essere danneggiata dall’alta tensione sviluppata dai caricatori digitali.

Insomma: in definitiva, meglio far verificare la batteria, e in generale, lo stato della nostra vettura recandosi presso un meccanico, piuttosto che far da se e trovarsi in panne in mezzo alla strada. E ricordare di tenere sempre un caricatore a morsetti nel vano portabagagli, ricordando però che se disponete in auto del sistema “Start&Stop” e la vostra auto non ne vuole sapere di partite, meglio chiamare il meccanico o il carro attrezzi, se siete lontani da casa…

Giulio Orzieri

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