Debutta al Salone dell’auto di Ginevra, la versione commerciale di Quantino, la prima autovettura alimentata con elettricità a bassa tensione della gamma Quant, dell’azienda NanoFlowcell con sede a Schaan, nel Lichtenstein.
L’inventore, l’imprenditore svizzero Nunzio La Vecchia che da sempre ha il pallino dello sviluppo di motori per automobili alimentati a energia elettrica, non ha alcun dubbio sul successo che otterrà il suo modello di auto elettrica, che verrà prodotta a breve in edizione limitata, non prima però di aver condotto altri test pre-produzione, che assicurino le massime prestazioni.
Secondo il costruttore, questo vero e proprio gioiello – che ha ottenuto recentemente l’omologazione per la circolazione su strada dalla società di certificazione SGS-TUV Saar – l’autonomia di Quantino è spettacolare: pari a circa 1.000 chilometri per ricarica. Un risultato mai raggiunto prima, in special modo per ciò che riguarda il settore delle autovetture elettriche.
Quantino è l’evoluzione della QUANT-F ha 1090 cavalli, presentata nella scorsa edizione del salone dell’auto di Ginevra, e promette prestazioni davvero notevoli.
Scopriamo insieme qualcosa in più di quest’autovettura che potrebbe davvero cambiare il concetto di guida.
Quantino: informazioni tecniche
L’abitacolo della Quantino, ospita comodamente quattro persone, due davanti e due dietro. Pesa, batterie comprese, 1.420 chili per una lunghezza totale pari a 3,91 metri.
Monta grosse ruote da 22” e la carrozzeria è a due volumi.
Il sistema di alimentazione elettrico, basato su una batteria di flusso e quattro propulsori elettrici, è a basso voltaggio, con una tensione nominale pari a 48 Volt che permette di sviluppare una potenza di 80kW in grado di consentire un’accelerazione – da 0 a 100 km, al di sotto dei cinque secondi. La velocità massima è di 200 km l’ora.
L’energia elettrica necessaria ad alimentare il motore è prodotta grazie all’utilizzo, nell’innovativa tecnologia sviluppata da NanoFlowcell, di liquidi ionici – simili all’acqua salata – al posto dell’Idrogeno e dell’Ossigeno, uno dei quali è con carica positiva mentre l’altro è a carica negativa. Questo sistema permette di trasformare l’energia chimica prodotta dagli elettroliti, in energia elettrica.
La diversa polarità dei liquidi ionici, ha reso necessario dotare il motore di due serbatoi di elettroliti, necessari a provocare la reazione chimica, ognuno con una capacità pari a 175 litri. Una volta provocata la reazione chimica in grado di creare energia a bassa tensione, entra in funzione la batteria che invia gli impulsi elettrici ai quattro propulsori, montati ciascuno su una ruota, e che sviluppano una potenza di 138 CV rendendo la Quantino una vettura sportiva a trazione integrale.
Secondo quanto dichiarato dalla casa produttrice, questo sistema di alimentazione abbatte di molto i costi di produzione rispetto ai sistemi alimentati ad alta tensione, consentendo inoltre una maggior efficienza energetica.
Prestazioni
I tempi di ricarica sono davvero molto rapidi e, stando a quanto dichiarato dal costruttore, l’autonomia permette di circolare senza problemi per 1.000 chilometri.
La Quantino recentemente, ha effettuato il primo test in condizioni reali. Ha circolato per ben 14 ore consecutive, senza interruzioni, almeno stando alle dichiarazioni dell’azienda produttrice. Il test è stato effettuato su ciclo urbano e con una velocità media pari a circa 74kmh.
Lo stesso La Vecchia ha dichiarato: “La prova è servita a verificare l’idoneità del sistema NanoFlowcell nell’uso quotidiano e continuativo”.
A quanto pare, la vettura avrebbe potuto continuare il test oltre le 14 ore, ma si è deciso di stopparlo per non sovraffaticare le persone coinvolte.
Design
Linea accattivante e aggressiva per quest’autovettura dalle linee aerodinamiche, che permette di avere prestazioni di alto livello, anche grazie al peso contenuto. Insomma: nulla a che fare con le solite vetture elettriche cui siamo abituati, ma un vero e proprio mini bolide particolarmente efficiente e dall’autonomia davvero sorprendente.
Ora bisogna solo attendere l’inizio della messa in produzione, e conoscere quale sarà il prezzo di vendita.
Non è la solita elettrica che fa la sportiva. Ha un sistema di generazione dell’elettricità «Flow Cell» che permette di fare più chilometri utilizzando anche un basso voltaggio. Si chiama Quantino, e la costruisce la NanoFlowcell, azienda con base a Schaan, nel Lichtenstein, fondata tre anni fa. In passato ha svelato la Quant F, la Quant E e lo scorso anno, al salone di Ginevra, la stessa Quantino, che quest’anno sarà ripresentata, ma in versione definitiva e, addirittura, pronta per essere messa in commercio in numero limitato.
L’auto
Assomiglia a una cross-over, con linea spiovente del tetto e muso muscoloso e allungato. Due posti secchi. Trazione integrale elettrica. Il sistema di propulsione è elettrico, con quattro motori: uno per ogni ruota. La potenza totale è stata abbassata, rispetto alla precedente versione, a 109 cavalli. Ma il vero punto di forza della Quantino è la tecnologia «Flow Cell», con batterie dette di «flusso». In sostanza, il sistema genera elettricità grazie a due fluidi elettrolitico stivati in due serbatoi e caricati uno negativamente e l’altro positivamente che passano attraverso le batterie generando elettricità.
Bassa tensione
Un sistema simile a quello già sperimentato negli anni Settanta dalla Nasa. Grazie a questo, la Quantino si muove con un impianto elettrico a bassa tensione, 48V, e raggiungerebbe autonomie impensabili alle elettriche classiche. E non si deve ricaricare alla presa di corrente, ma solo riempire di nuovo fluido quando questo è evaporato.