Pajero vs Land Cruiser: la sfida tra le due fuoristrada nipponiche continua
Giulio Orzieri 14 Novembre 2016

Pajero vs Land Cruiser: la sfida tra le due fuoristrada nipponiche continua

Siamo di fronte a due regine dell’Offroad, di quello duro, quello fatto di mulattiere, sterrati feroci e passaggi difficili che non possono essere affrontati senza un telaio con longheroni e traverse, marce ridotte e sospensioni con escursioni impossibili: Pajero vs Land Cruiser è la sfida tra due iconiche fuoristrada giapponesi, più sportiva e stradale la prima, che si presenta con un il nuovo e futuristico Pajero Sport MY 2016 non ancora disponibile in Europa, più possente e, forse, leggendaria la seconda, sempre attuale e quasi imbattibile, soprattutto dopo l’ultimo corposo restyling che ha ridefinito in chiave più moderna la mascolinità accentuata che la contraddistingue.

Pajero vs Land Cruiser: design ed esterni

Partiamo dal frontale del modello della casa dei Tre Diamanti, affusolato, sportivo e arricchito di cromature movimentate decisamente ammiccanti, così come lo sono i fanali allungati ed un po’ aggressivi, dotati di una fila di luci diurne a tecnologia LED. Meno avveniristico, invece, il posteriore che si presenta con gruppi ottici verticali su linee squadrate, decisamente più da prepotente “jeeppone”. La Toyota risponde con una calandra più elegante, caratterizzata dalle classiche cinque barre verticali in alluminio, un profilo anteriore più muscolare, gruppi ottici affusolati e che piegano verso l’alto ad ingentilire l’espressione del “muso” e a firmare con classe l’estetica della signora delle fuoristrada.

Metro in mano la Pajero fa sentire la sua imponenza, a volte forse eccessiva, con i suoi 490 cm di lunghezza, a fronte dei 478 della Land Cruiser, 12 cm che fanno ingombro; sulla larghezza, invece, sono praticamente identiche, 188 la prima e 189 la seconda, mentre sull’altezza da terra vince la Mitsubishi, 4 cm in più dei 185 della Toyota, che propone, infatti, una guida da vero “tir”, con totale dominio della strada.

Cruscotto, abitacolo ed interni

Possenti fuori, accoglienti all’interno le due regine: la Pajero propone sedili ampi in pelle, spazio per il guidatore e per i passeggeri, che se son numerosi, fino a 7, possono accomodarsi anche sulla terza fila di sedili che si può tranquillamente abbattere sul sedile quando non serve. Gli interni sono belli e solidi anche se lo schermo touchscreen multimediale è forse un po’ troppo piccolo, solo 7”, soprattutto perché troppo impegnato con il navigatore satellitare e le immagini che arrivano dalla telecamera sul retro che serve per gestire in fase di manovra l’abbondante lato b. L’impianto stereo è decisamente serio, 12 altoparlanti Rockford da 860 W per il modello top di gamma, e il climatizzatore è ovviamente a zone, vista la dimensione da transatlantico che la Pajero possiede.

Come risponde la Land Cruiser? Con 14 altoparlanti nella versione top di gamma, tanto per cominciare, e il climatizzatore a tre zone, visto che su tutti i modelli a passo lungo c’è la possibilità di montare lo speciale “pacchetto 7 posti”, disponibile solo a richiesta. Anche qui schermo 7”, forse un po’ piccolo, ma ben ridisegnato e decisamente all’avanguardia: con i comandi sul volante si possono controllare le telecamere anteriori e posteriori, riconoscere lo smartphone, attivare il sistema di riconoscimento vocale Bluetooth ed il sistema Toyota Touch. I particolari dei rivestimenti, infine, sono curati con l’obiettivo di rendere piacevole ogni secondo al volante, senza dimenticarsi che si tratta di una fuoristrada “dura e pura”.

Pajero vs Land Cruiser: motorizzazioni ed allestimenti

E sotto il cofano cosa c’è? Partendo dalla trazione integrale e da motorizzazione EURO 6, a passo con i tempi, La Land Cruiser qui stravince e scende in pista con un innovativo Turbodiesel a 4 cilindri da 2,8 litri che va a sostituire il “vecchio” e più inquinante 3.0: 177 CV che tuonano sulla strada, un po’ meno rispetto a quelli precedenti, ma, soprattutto, un’efficienza energetica migliore del 45% grazie al Thermo Swing Wall Insulation che permette di portare la coppia a 450 Nm a 1600 giri e di ridurre, quindi, emissioni e consumi, tant’è che la stessa casa ha dichiarato una percorrenza di 13,5 km/l, anche se ci sembra un po’ ottimistico, ed emissioni comprese tra 190 e 194 g/km.

Mitsubishi, invece, propone uno dei più grandi Turbodiesel, sempre 4 cilindri, presenti sul mercato, un 3.2 da 190 CV ed una coppia di 441 Nm a 2000 giri, senza dubbio solido ed affidabile, anche se un po’ rustico soprattutto all’inizio, ma leggermente meno prestante rispetto allo scattante 2.8 di Toyota, che si rivela più risparmioso ed economico ma non meno rombante.

Per quanto riguarda gli allestimenti entrambe le case presentano versioni a 3 porte a passo corto e a 5 porte a passo lungo, 8 modelli totali per la Pajero e 7 per la Land Cruiser, per una varietà di allestimenti che possiamo definire base per le versioni più economiche, 38.450 € per l’Involve della casa “diamantata” e 43.050 per l’Active, la piccina della Toyota, che comunque comprendono i cerchi in lega da 17”, inserti pregiati, fari alogeni, fendinebbia e ruota di scorta sul portellone posteriore, anche se la Land Cruiser fornisce qualche sistema di sicurezza e qualche comfort in più. Al top troviamo le versioni “all inclusive”, 52.250 per la Instyle A/T della Mitsubishi contro i 63.800 della D4-D Style della Toyota, indiscutibile aspirante al trono di regina del segmento delle fuoristrada, con i suoi sensori radar per parcheggiare, il cruise control adattivo, l’accensione del veicolo con la smart card, i comandi vocali e gli interni pregiati a scelta, tutti particolari di lusso che giustificano il prezzo maggiore della Land Cruiser ed a cui la Pajero non riesce a star dietro. E, forse, neanche ci prova.

Giulio Orzieri

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