Pur di incentivare l’acquisto, e l’utilizzo, di autovetture elettriche, il governo inglese ha avuto un’idea a dir poco geniale. Si tratta di un progetto teso a realizzare corsie stradali che integrino un sistema altamente innovativo, che consente alle vetture elettriche di ricaricarsi durante la marcia.
Detta così, ha del fantascientifico, ma in realtà la soluzione non solo potrebbe cambiare per sempre le abitudini degli automobilisti per ciò che riguarda la scelta di acquistare un’auto elettrica, ma potrebbe anche essere l’inizio di un nuovo modo di utilizzare le tecnologie wireless, applicandole anche ad altri settori.
Se solo riflettiamo sul numero di congegni elettronici che fanno ormai parte integrante della nostra esistenza, è facile immaginare come, lo sviluppo di una tecnologia del genere e su larga scala, potrebbe davvero semplificare molti aspetti della vita quotidiana.
D’altra parte, la resistenza all’acquisto di autovetture elettriche ha un suo perché: da un lato, appunto, la difficoltà di trovare punti di ricarica, dall’altro, il fatto che per ora almeno, le tipologie di autovetture elettriche per la maggior parte dei casi sono di piccola cilindrata, e chi ha necessità di viaggiare, non può prendere in considerazione le prestazioni, ancora limitate rispetto alle auto a benzina o diesel.
Ma attenzione: non è una vera novità. La possibilità di ricaricare le vetture elettriche col passaggio su alcune aree delle strade, in cui sia integrato questo sistema, è già in uso, ad esempio in Corea del Sud, dove da tempo gli autobus elettrici, che percorrono una particolare strada lunga 12 chilometri, ricaricano le pile con questo tipo di soluzione. Lo avreste mai detto?
Per ciò che riguarda il mercato occidentale, la prima azienda ad occuparsi di questo tipo di soluzione per la ricarica delle autovetture elettriche, è stata la statunitense Qualcomm, leader indiscussa nel campo delle telecomunicazioni wireless.
L’azienda ha sviluppato quella che è denominata Halo WEVC Technology, che consente il trasferimento dell’energia attraverso l’utilizzo di speciali piastre integrate nel terreno. È, in pratica, quella che viene denominata alimentazione per risonanza magnetica.
Queste speciali piastre, delle dimensioni di 80×80 cm. vengono integrate nel terreno delle corsie stradali. A bordo delle vetture elettriche invece, vengono applicate nel pianale, delle piastre più piccole, grandi 20×20 cm.
Quando la vettura dotata di piastra, si posizione sul percorso stradale in cui sono integrate le piastre più grandi, si crea la conduzione elettrica, necessaria alla ricarica della batteria della vettura.
Non basta: per avere garanzia che, durante la marcia, l’automobile sia posizionata nella maniera consona per ricevere il flusso di ricarica, è stata creata una speciale APP.
Ovviamente, lo stesso tipo di tecnologia, è applicabile alle aree di sosta delle vetture, e anche a tutti i luoghi in cui – normalmente – si è abituati a sostare, anche per breve tempo: scuole, ospedali, parcheggi di supermercati, uffici pubblici…
Tutto perfetto quindi, o almeno sembra. Eh sì perché, affinché un progetto del genere divenga di uso diffuso, è necessario ripensare anche i carichi elettrici delle città. Qualora infatti non vengano potenziate le centraline, si può rischiare il blackout totale, e allora… addio all’elettricità, in tutti i sensi.