La tecnologia 2.0: è arrivato il WiFi anche in auto
Giulio Orzieri 28 Dicembre 2015

Si vive ormai nel Mondo 2.0, o WorldTwoDotZero, per dirla in inglese, in cui l’unica parola d’ordine è: essere connessi. I nuovi sistemi di comunicazione, infatti, mettono il mondo in contatto attraverso chat e social network, sistemi aperti e liberi, ed essere connessi, oggi, significa avere la possibilità di condividere pareri, azioni, contenuti con il Web.

E, allora, anche l’automobile 2.0 deve essere connessa ed oggi è, in effetti, realmente possibile trasformarla in un autentico HotSpot WiFi su starda.

L’esigenza di connettività imposta dal nuovo millennio ha dato vita ad un nuovo settore del mondo automotive, il settore che si occupa dei sistemi IVI, acronimo di In-Vehicle Infotainment, ovvero lo sviluppo di tutte quelle tecnologie atte, appunto, a dotare le automobili di sistemi di conessione all’avanguardia.

Infotainment è un neologismo di origine anglosassone che nasce dalla fusione di due termini must del settore della Comunicazione: information e entertainment. Informazione ed intrattenimento. Perché oggi essere connessi non è più solo un’esigenza professionale, ma è diventata una necessità quotidiana per tutti; la Rete, infatti, non è più quel “luogo” da cui si attingono informazioni ma è diventato proprio lo spazio in cui le persone si incontrano, si emozionano e vivono. Preoccupante, forse, ma innegabile.

Cosa si può fare con una connessione WiFi in auto?

Ad esempio caricare una foto e trovare il luogo in essa rappresentato attraverso le mappe satellitari di Google, oppure ascoltare la musica direttamente da YouTube, o, ancora, guardare un film in streaming o, molto più semplicemente, connettere i dispositivi dei passeggeri in modo che ognuno di loro abbia la facoltà di utilizzare la connessione come meglio crede.

Come si sa, lo scambio di dati tra fornitore di servizi e fruitore degli stessi avviene in termine di bytes ed è facile comprendere come un sistema di connettività “in movimento”, come deve essere quello presente su un’autovettura, debba far riferimento alle reti mobili disponibili. Solo con l’avvento dello standard 4G si è raggiunto quel livello indispensabile allo scambio dell’enorme quantità di megabytes necessari per gli utilizzi descritti nel paragrafo precedente. A questo è dovuta l’impennata che negli ultimi tempi hanno avuto le tecnologie IVI.

Come funzionano i sistemi di WiFi on board?

Come accennato all’inizio, bisogna fare in modo che l’autovettura diventi un HotSpot, ovvero una zona in cui è possibile accedere ad una rete WiFi. È necessaria, quindi, l’installazione di un Modulo WiFi integrato dotato di una SIM di un qualche operatore telefonico sulla quale verrà attivato un contratto. Esattamente come se fosse uno smartphone o un tablet.

Sono molte le case automobilistiche che montano sistemi IVI integrati sulle proprie autovetture e la quantità di traffico dati disponibile varia a seconda degli accordi stipulati tra le fabbriche di autovetture e le compagnie telefoniche.

Ad esempio Peugeot sfrutta il piccolo ed efficiente router prodotto della tecnologia Telsey, a cui si possono connettere fino a 4 dispositivi, per portare la banda larga di Fastweb sui suoi modelli ed offre 2 GB di navigazione al mese per tre anni tutto compreso nel prezzo.

Ford, invece, utilizza il sistema SYNC2, più complesso del Telsey di Peugeot, attraverso cui non solo fornisce una connessione a cui si possono collegare fino a cinque dispositivi ma gestisce anche l’impianto radio, quello di navigazione e quello di climatizzazione attraverso dei semplici comandi vocali.

Opel presenta OnStar, che, come SYNC di Ford, non è solo un router WiFi a cui connettersi sulla rete 4G e che supporta fino a 7 dispositivi, ma offre un vero sevizio di assistenza e diagnostica per il veicolo, offerto gratis per i primi 12 mesi e a 99 € annuali per gli anni successivi.

Questi sono solo alcuni esempi della vasta gamma di sistemi di connessione di cui la maggior parte della case automobilistiche si è, o si sta, dotando ed ognuno di essi offre, oltre alla connettività WiFi, servizi personalizzati in base al target di clientela di riferimento.

Esistono, in ultimo, delle soluzioni anche per chi la macchina l’ha comprata prima dell’avvento della tecnologia IVI e ne è, dunque, sprovvisto. Si tratta di HotSpost WiFi che hanno un’interfaccia molto semplice e si alimentano dalla presa 12V dell’accendisigari, specificatamente progettati per creare una rete WiFi all’interno dell’auto. Grazie a questi piccoli modem che supportano fino a 15 dispositivi, ci si può connettere alla rete 4G e navigare in libertà. È il caso di CarFi di Huawei o di WiFi 4G per auto OneTouch di Alcatel, quest’ultimo messo sul mercato ad un prezzo di lancio veramente smart: solo 99 €.

Non si può che concludere che la connettività è, oggi, veramente a portata di mano ovunque e per tutti.

Benvenuti nel XXI secolo.

Giulio Orzieri

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