Ottime notizie per il settore Automotive arrivano dal mondo delle statistiche sull’andamento del mercato delle auto in Italia per il 2016: un bel +17,4% per il mese di marzo e un +20,8% per l’intero trimestre è, infatti, l’incremento delle immatricolazioni. Erano anni che non succedeva e, forse, questo è un segnale concreto che si sta davvero uscendo dalla famigerata crisi economica che ci ha tenuto compagnia negli ultimi anni.
A gennaio sono state vendute 155.157 autovetture, a marzo 190.381. Il totale di tutto il trimestre si attesta sulle 519.023 unità. Cifre da record.
Tutto merito delle campagne di incentivazione promosse dalle varie case automobilistiche che hanno fatto scendere i prezzi, dicono gli esperti del settore nella figura di Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Veicoli Esteri), il quale si auspica anche un intervento del Governo affinché proponga interventi strutturali significativi che aiutino i cittadini a cambiare l’automobile in modo da rinnovare completamente il parco auto nazionale che il Presidente definisce, forse eufemisticamente, “molto anziano”.
Le alimentazioni a benzina e diesel la fanno ancora da padrone, anche se le ibride si fanno notare, mentre le elettriche non solo non spiccano il volo, ma addirittura calano. Alla faccia dei referendum e del nuovo spirito “green” che sembra dilagare.
In questo contesto il ruggito del leone arriva da FCA che cresce più delle concorrenti: a marzo sono state 56.032 le immatricolazioni di vetture uscite dalle catene di montaggio della casa automobilistica capitanata di Sergio Marchionne, “l’assassino in maglione”, come viene chiamato dall’amabile popolo inglese, famoso per lo “humor” caustico che ci sa regalare, cifra che corrispe ad un eccezionale 21,6% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Se poi contiamo le immatricolazioni FIAT del primo trimestre arriviamo a 150.952, che tradotto in percentuale significa un eccellente +24,5% sull’analogo periodo del 2015.
A dire il vero tutti i brand appartenenti a FCA segnano successi, in particolare Jeep (+47,56%) e Fiat (19,66%), ma anche Alfa Romeo e Lancia non passano inosservate con un buon +11% circa. Nella top ten delle macchine più vendute troviamo, infatti, ben 6 gioiellini di FCA che si aggiudica tutto il podio ed anche la medaglia di legno con: Panda, 500, Ypsilon e 500X.
Fanno meglio di FCA solo Renault, con il +24,1%, e Daimler che vince la medaglia d’oro con uno straordinario +27%. Anche se va sottolineato che la casa torinese ottiene per la tredicesima volta consecutiva un risultato migliore dell’anno precedente in un mercato in forte espansione per tutti coloro che partecipano al gioco. Davvero impagabile.
Per quanto riguarda le “straniere” che hanno successo nel mercato dell’auto in Italia per il 2016 reggono bene anche le vendite di Volkswagen in Italia, alla faccia del Dieselgate, con un clamoroso +20,18%, e Ford con un più contenuto ma onorevolissimo +17,44%. Ma anche BMW con un +15,3% non passa inosservata, visto il target di clientela a cui si rivolge.
Nelle retrovie abbiamo, invece, DS, il nuovo e giovane segmento commerciale di Citroën, in calo del 12%, e GM (+9%) e Toyota (+6%), con le loro crescite ad una sola cifra in un panorama di bagordi per tutti.
A queste cifre fa da spalla un’altra statistica che rincuora, quella riguardante l’esodo di Pasqua che ha visto molti italiani in movimento sulle strade, alla ricerca di una meritata vacanza, al volante di automobili proprie e sempre meno noleggiate.
C’è aria, quindi, di “luce in fondo al tunnel che si avvicina” e si corre il rischio, pare, di farsi prendere dall’ottimismo perché, seppur l’automobile per gli italiani è sempre stata considerata un bene primario, quasi alla stregua di pane e vino, bisogna ammettere che negli ultimi anni abbiamo assistito ad un calo che aveva preoccupato molte persone e molti imprenditori, sia direttamente coinvolti nella produzione, sia quelli operanti nell’immenso indotto che il settore dell’Automotive produce.
E adesso? Cosa succederà nel mercato dell’auto in Italia per questo 2016?
I ritmi sono stati davvero serrati ed è, quindi, assai difficile fare delle previsioni perché i dati di questo trimestre hanno sparigliato le carte. Nessuno, infatti, si aspettava questi risultati e chi si azzarda a spendere qualche parola sul futuro lo fa con molta cautela: “operazioni poderose quali Super Rottamazione e campagne commerciali aggressive ed efficaci” afferma, infatti, Pavan Bernacchi, presidente di Federauto “sono state determinanti per la crescita del mercato dell’auto per il primo trimestre 2013. Ma la diminuzione di traffico registrata nelle concessionarie di auto a marzo, ci fa ipotizzare un contenimento della crescita per i prossimi mesi”.
Un’apparente parata di mani avanti, sembrerebbe.
Anche se siamo certi che in cuor suo, il buon Pavan Bernacchi, si auguri di sbagliare.