La prima cosa che cattura l’attenzione di un’automobile è sicuramente la sua linea, in cui “muso” e “lato b” la fanno da padrone. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una sempre maggiore e progressiva definizione delle linee nette, a favore di uno stile sempre più felino ed aggressivo, sempre più ammiccante, sempre più consapevole che nel petto di ogni automobilista, anche quello apparentemente più innocuo, alberga un cuore sportivo. I fari, in tutto ciò, rivestono un’importanza fondamentale: diventano, infatti, gli occhi attraverso cui l’automobile prende vita ed afferma la sua personalità. Rotondi, allungati, ovali, sapientemente disegnati con luci a LED, da bambola, da insetto o da predatore che siano, però, i fari delle macchine moderne hanno un difetto: ingialliscono e conferiscono a tutto l’outfit un aspetto trasandato ed un po’ triste.
L‘opacizzazione dei fari della macchina è, però, democratica e colpisce indistintamente berline di lusso e utilitarie da battaglia, a prescindere dal logo o dallo stemma che han da portare.
Ciò capita perché i fari moderni sono realizzati con coperture in policarbonato, materiale più duraturo e sicuramente più modellabile, ma che, purtroppo, soffre incredibilmente gli effetti dei raggi ultravioletti, notoriamente dannosi anche per gli esseri umani. I “forellini” del policarbonato, infatti, sotto l’attacco degli UV, si espandono e diventano ricettacolo di sporcizia e detriti che difficilmente si riescono a rimuovere, soprattutto se non si sa con esattezza come pulire i fari della macchina.
Il fastidioso ingiallimento dei nostri preziosi gruppi ottici rappresenta un notevole svantaggio sia estetico, le linee da giaguaro perdono notevolmente di charme, ad esempio, che funzionale, in quanto le coperture in policarbonato, non più trasparenti, filtrano la luce delle lampadine che risulta più fioca e debole compromettendo in modo definitivo la buona visibilità, soprattutto in inverno e quando c’è nebbia.
Cosa bisogna fare, allora, per evitare di trovarsi con i fanali opachi? Quali sono i metodi più efficaci per rigenerare e pulire i fari della macchina?
Vediamo tre metodi che possono essere utilizzati con l’impiego di prodotti facilmente reperibili direttamente in casa o nei grandi magazzini.
1. Detergente per i vetri e lucidante per autovetture
Per prima cosa occorre accertarsi se l’ingiallimento si è formato all’interno o all’esterno del fanale, per poter agire sul lato giusto della superficie dello stesso.
Se la superficie che risulta essere opacizzata è quella interna, occorre smontare la lente e pulire ed asciugare completamente la condensa che si è formata.
Se, invece, è la superficie esterna che ha bisogno di essere lucidata si può procedere nel seguente modo:
- pulire il fanale con un prodotto specifico per vetri o con una miscela di sgrassante ed acqua per togliere la polvere ed i residui di sporco;
- passare uno strato di crema lucidante per auto, la quale, essendo leggermente abrasiva, toglierà lo strato più superficiale dell’ingiallimento, accertandosi di non eseguire l’applicazione sotto la luce diretta del sole;
- passare una smerigliatrice dotata di disco lucidante al fine di eliminare ogni residuo di prodotto;
- passare uno strato di un prodotto protettivo a base di silicone per sigillare i fori delle celle del policarbonato.
2. Kit di ripristino per la rigenerazione dei fari dell’automobile
Esistono in commercio dei kit specifici che contengono tutto il necessario, ovvero il prodotto lucidante, il nastro di carta per la schermatura della carrozzeria, dei fogli di carta vetrata di diversa grana ed un tampone per dischi di carta abrasiva, per poter effettuare con le proprie mani la lucidatura dei fanali in modo un po’ più professionale.
Vediamo passo a passo come procedere:
- pulire i fanali per eliminare polvere e sporco;
- utilizzare il nastro di mascheratura per proteggere la carrozzeria e le parti in plastica intorno al fanale;
- cominciare a lavorare con la carta abrasiva contenuta nel kit utilizzando il tampone apposito, magari con il trapano per potergli imprimere maggior velocità, seguendo quanto indicato nelle istruzioni, ovvero partendo da quella con la grana più grossa, circa 600, per terminare con quella più fine, di solito 2.500. Questo processo deve essere effettuato con estrema cura e pazienza perché è quello che permette di rimuovere lo strato di policarbonato danneggiato;
- applicare il polish per fanali specifico e strofinare fino a completa lucidatura;
- rimuovere il nastro adesivo e pulire accuratamente la carrozzeria con specifico sapone per auto;
- stendere una mano di prodotto protettivo a base di siliconi.
3. Dentifricio
Ed eccoci all’ingrediente segreto, al piccolo miracolo del fai da te, a quella soluzione talmente semplice che a nessuno verrebbe in mente: il dentifricio. Dotato di significative proprietà abrasive e sbiancanti, infatti, il dentifricio rappresenta un’ottima soluzione per pulire i fari della macchina in modo pratico e veloce senza dover investire somme nell’acquisto di prodotti specifici.
Vediamo quali sono i pochi passi da seguire per ottenere un ottimo risultato:
- anche in questo caso è consigliato lavare preventivamente i fanali della macchina per eliminare lo sporco, la polvere ed i residui e schermare le parti di carrozzeria;
- con un panno umido cominciare a spalmare il dentifricio sulla superficie del fanale applicandolo con movimenti circolari e con una discreta pressione. Compiere questa operazione con attenzione dedicando almeno 5-7 minuti per ogni fanale;
- nel procedere vi accorgerete come la superficie diventa via via sempre più trasparente; lavare i fari con l’acqua per eliminare ogni traccia di dentifricio;
- procedere con la mano di protettivo a base di siliconi per sigillare i forellini del policarbonato.