Arriva sempre il momento, nella vita di un autista, professionista, amatoriale o “obbligato dalle circostanze” che sia, di dover portare la macchina dal meccanico. Che ci lasci a piedi o che abbia bisogno di un controllo, di un tagliando o di una revisione, per quanto cerchiamo di rimandare, la visita in officina per la nostra amica a quattro ruote prima o poi arriva. E suona a morto, quasi come quando si va dal dentista.
Diventa molto importante, dunque, cercare di individuare quali sono le strategie migliori per evitare di arrivare dal meccanico impreparati, correndo il rischio di dover pagare cifre eccessivamente alte rispetto a quelle che sono le nostre aspettative o, ancora meglio, le nostre speranze.
Vediamo di elencare le più importanti.
1. Scegliere con attenzione il meccanico
Il primo passo è, sicuramente, quello di scegliere l’officina giusta, ovvero quella che non si approfitterà né del nostro bisogno di aver la macchina funzionante il prima possibile né della nostra “ignoranza” come meccanici.
Se possiamo rivolgerci al classico “meccanico di fiducia” che sappiamo per certo non ha intenzione di guadagnare oltre il dovuto, siamo a posto. Se, invece, non ci troviamo in questa situazione, è fondamentale cercare un professionista serio ed onesto a cui affidare la nostra auto.
Il passaparola e i consigli degli amici sono sempre bene accetti, ma c’è uno strumento in più, oggi, che ci consente di effettuare delle ricerche preventive prima di rivolgerci a qualsiasi officina: il Web.
Perdere, infatti, o meglio, impiegare qualche ora del proprio tempo per cercare recensioni o giudizi sui vari meccanici presenti nella nostra città e sul costo della manodopera del meccanico stesso, può farci risparmiare anche qualche centinaia di Euro.
Oggi, infatti, la Rete, ormai compagna di ogni minuto delle nostre giornate, offre la possibilità di reperire informazioni un po’ su tutto.
Se esistono officine che non si sono comportate in modo corretto, è molto probabile, infatti, che i clienti delusi abbiano lasciato qualche recensione poco positiva.
Certo esiste anche la possibilità di rivolgersi alle officine della casa automobilistica che ha prodotto la nostra autovettura, ma è risaputo che sono quasi sempre più costose di quelle indipendenti, le quali, tra l’altro, sono state, da qualche anno a questa parte, autorizzate dall’Unione Europea a rilasciare certificazioni che le riparazioni effettuate sono conformi alle prescrizioni della casa madre.
2. Farsi fare più di un preventivo scritto
Una volta scelta l’officina occorre portare la propria auto e farsi fare un preventivo della riparazione che deve essere effettuata. Se la diagnosi implica che il meccanico debba smontare parte del motore, è meglio far capire chiaramente all’operatore che prima di autorizzare le riparazioni si vuole essere messi a conoscenza di quella che è la cifra finale e che quella stessa cifra la si desidera vedere messa nera su bianco.
Questo impedirà al meccanico di gonfiare in modo eccessivamente creativo il preventivo, perché comprenderà di avere a che fare con un cliente non ancora “conquistato” e, soprattutto, molto accorto e sarà stimolato non solo a essere il più onesto possibile per evitare discussioni, ma anche di trattarvi con particolare cura per far sì che da potenziale cliente diventiate un cliente reale.
Pretendete, inoltre, che nel dettaglio del preventivo sia segnato il costo della manodopera del meccanico stesso, ovviamente oraria e con tanto di proiezione di quante ore di lavoro sono necessarie per effettuare le riparazioni che vi vengono proposte.
Inutile dire che, se è possibile, raccogliere più di un preventivo scritto vi permetterà di mettere i vari professionisti in competizione fra di loro e di spuntare il prezzo migliore.
Ricordatevi, infine, che finché non firmate qualcosa non siete obbligati ad accettare la proposta che vi viene fatta, ferma restando la responsabilità di saldare il professionista per le eventuali ore di lavoro spese per poter presentare il preventivo in questione.
3. Controllare la riparazione
Quando andate a riprendere la macchina riparata, fatevi consegnare i pezzi che sono stati sostituiti, anche se in pessime condizioni e avete le unghie smaltate, se siete una gentile signora, ovviamente. In alternativa chiedete di poter vedere la confezione del pezzo nuovo che è stato montato.
Questo vi garantirà che la riparazione è stata effettivamente fatta e che nessuno sta cercando di approfittare della vostra buona fede.
4. Richiedere fattura e garanzia
Chiedete sempre la fattura per il lavoro che il meccanico ha svolto, con tanto di dettaglio del corrispettivo che avete pagato per i pezzi di ricambio e di quello, invece, che avete dovuto pagare per il costo della manodopera del meccanico.
La fattura, oltre ad essere necessaria per questioni fiscali e di correttezza, vale come garanzia del lavoro che è stato effettuato sulla vostra autovettura, garanzia che, in Italia, ha la durata legale di 24 mesi, quantomeno sui pezzi di ricambio.
5. Rivolgersi alle società per i consumatori in caso di bisogno
Se vi sentite truffati o vi accorgete che, nonostante tutte le vostre cautele, il meccanico si è approfittato della vostra buona fede, non esitate a rivolgervi alle varie Associazioni per i Consumatori che dispongono di avvocati che, se siete soci, vi possono anche assistere gratuitamente.
Questo, una volta accertata la truffa, ovviamente, oltre a concedervi la possibilità di farvi rimborsare della cifra che vi è stata ingiustamente estorta, avrà un valore anche educativo e morale nei confronti del professionista che si guarderà bene di ritentare in futuro di truffare qualcuno.
Purtroppo molto spesso le officine meccaniche sono scambiate per posti dove ci vengono chiesti troppi soldi per il lavoro effettuato. Il conto é sempre troppo caro a nostro avviso. Penso che erroneamente non si pensa mai ai costi di gestione di un’officina meccanica. Basti pensare che il costo di un operaio venga a costare circa 20 euro all ora all’officina e che quest’ultimo non può segnare 8 ore di lavoro effettivo al giorno perché perderà molto tempo magari a risistemare gli attrezzi usati dopo il lavoro. Penso che richiedere i pezzi vecchi o le scatole di quelli nuovi montati serva a poco, le officine movimentano una gran quantità di ricambi e chi ci dice che quello mostrati siano davvero i nostri? Al giorno d’oggi la reputazione consiglia dove andare e dove no. Difficile che non ci arrivi voce di un furbetto.