A dicembre è stata puntualmente varata la Legge di Stabilità, che, come tutti sappiamo, ha il compito di adottare norme che regolino la vita, principalmente quella economica, del paese. Tra gli obiettivi programmatici in programma spicca quello che si prefigge di innovare e ristrutturare il Codice della Strada.
Molte le variazioni che ci aspettano, ma, sicuramente la più eclatante è quella che riguarda l’introduzione del reato di omicidio stradale, dopo anni di polemiche, attese e discussioni.
Ma andiamo con ordine e vediamo tutte le novità del Codice della Strada che sono entrate o entreranno in vigore in questo 2016.
Autovelox e tutor: multe per chi guida senza assicurazione o revisione
Gli autovelox e tutti quegli strumenti, come i tutor, attualmente atti a fotografare le autovetture che commettono violazioni quali eccesso di velocità, infrazioni semaforiche o accessi non consentiti alle ZTL, verranno utilizzati anche per controllare se le automobili che cadono nell’occhio della telecamera sono in regola con l’assicurazione e la revisione o trasportano una massa superiore a quella indicata sul libretto di circolazione.
Ovviamente, seppur approvato, affinché questo articolo diventi attuabile bisognerà attendere il Decreto Ministeriale attuativo e le omologazioni delle strumentazioni.
Tagliando dell’assicurazione non più obbligatorio
È già decaduto, invece, l’obbligo di esporre il tagliando dell’assicurazione sul parabrezza perché la regolarità assicurativa può essere verificata direttamente online in tempo reale. Ciò è possibile grazie al fatto che è stato istituito un database che raccoglie tutti i dati archiviati dalle forze dell’Ordine, dall’Agenzia delle Entrate e dalle Compagnie Assicurative.
Sosta nei parcheggi a pagamento
Dal 1° luglio è prevista la possibilità di effettuare il pagamento del parcheggio anche con le carte di debito ed il bancomat, al fine di agevolare i pagamenti elettronici e facilitare il cittadino che spesso si trova in difficoltà a pagare perché sprovvisto di monete o banconote di piccolo taglio.
La cosa da sottolineare, però, è che se dal 1° luglio i parcometri non saranno attrezzati in modo adeguato con strumentazioni compatibili ai nuovi canali di pagamento, l’automobilista sarà autorizzato a parcheggiare gratuitamente e non potrà essergli elevata la contravvenzione.
Limitazioni di potenza per neopatentati ed ultraottantenni
La normativa attuale prevede che ai neopatentati non sia consentito di guidare, nei primi 12 mesi da che si consegue la patente, veicoli con potenza superiore a 70 kW e con rapporto potenza/peso più alto di 55 kW/tonnellate.
Due le importanti novità del Codice della Strada che alleggeriscono questa regola: la prima è che verrà ridotto il limite da 12 a 6 mesi, a patto che non vengano commesse infrazioni che prevedano la decurtazione dei punti dalla patente, la seconda è che il limite decade se il novello automobilista è accompagnato da una persona munita di patente da almeno 10 anni e che non abbia più di 65 anni.
Va peggio, invece, ai più “grandi”. La stessa limitazione imposta finora ai neopatentati verrà applicata anche per chi ha più di 80 anni, a meno che non ci sia l’autorizzazione rilasciata da apposita Commissione medica locale, costo della visita a totale carico del privato, che ne accerti i requisiti psicofisici di idoneità.
Reato di omicidio stradale
The last but not the least. Abbiamo lasciato volutamente ultima quella che ci sembra la più significativa novità del Codice della Strada, da tanti auspicata ed attesa, che negli ultimi anni ha ispirato dibattiti televisivi e acceso polemiche non certo passate in sordina: l’introduzione del reato di omicidio stradale.
Sono stati tanti, purtroppo, i casi di incidenti per mano di automobilisti irresponsabili e fuori controllo, magari sotto effetto dell’alcol o di sostanze stupefacenti, che hanno causato la morte di persone che avevano la colpa solo di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. E l’indignazione si è spesso impossessata di molti quando si vedevano i colpevoli sgusciare tra le maglie aperte di una normativa non sufficiente ed incapace di porre rimedio alla propria insufficienza.
Finalmente, però, è arrivata una risposta che si pone come apprezzabile tentativo di colmare quel vuoto legislativo che permetteva ai colpevoli di non pagare per ciò che avevano commesso.
Da ora in poi, infatti, chi causa la morte di una o più persone mentre è al volante rischia:
- dai 5 ai 10 anni di reclusione se guida un veicolo con un tasso alcolemico compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l, supera il limite di velocità di almeno 50 km/h sulle strade extraurbane o lo supera del doppio nelle strade urbane, passa ad un incrocio con il semaforo rosso, sorpassa in punti pericolosi, effettua inversioni di marcia vicino ad un incrocio ed in punti con scarsa visibilità o circola contromano;
- da 8 a 12 anni di reclusione se guida con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Stessa pena se i neopatentati e coloro che guidano “per mestiere” superano il tasso alcolemico di 0,8 g/l.
Sono previste, inoltre, aggravanti per chi fugge dopo aver causato l’incidente o circola senza assicurazione, così come sono previste riduzioni se anche la vittima è colpevole di gravi infrazioni stradali.
Consola vedere che lo sdegno espresso in questi anni dall’opinione pubblica, solidale con chi si è visto strappare all’improvviso persone care, non sia caduto nel solito e silenzioso vuoto che spesso ci circonda.