Scatola nera dell’auto: a cosa serve?
Giulio Orzieri 29 Giugno 2015

Scatola nera, i numeri di un successo

Il nome, forse, non è dei più rassicuranti, e ricorda più una catastrofe aerea che un dispositivo di sicurezza per veicoli terrestri. In realtà la scatola nera dell’auto è un’innovazione sempre più diffusa e che serve in primo luogo all’utente, nonché una delle cause principali per il calo del prezzo relativo alle polizze di assicurazione in Italia negli ultimi anni. Sono del resto le cifre a dare una misura di un successo che non conosce soste: a oggi quelle installate sulle auto degli italiani sono 3 milioni, il doppio di un paio d’anni fa, e c’è da credere che se il trend rimarrà questo in un futuro non molto lontano quasi ogni automobile monterà uno di questi oggetti. A migliorare ulteriormente la situazione già da quest’anno ci penserà il nuovo decreto 2015 sulla concorrenza, che obbliga le compagnie assicurative a praticare forti sconti per chi installa la scatola nera sull’auto.

 

 

Che cos’è la scatola nera auto

Ma che cos’è la scatola nera? Si tratta molto semplicemente di un dispositivo elettronico che “dialoga” con la compagnia assicurativa in tempo reale fornendo informazioni sullo stile di guida del guidatore e intervenendo in caso di incidente o furto, permettendo una localizzazione immediata e una più accurata valutazione delle responsabilità se non c’è accordo dopo un sinistro. Con una scatola nera è praticamente impossibile frodare la compagnia assicurativa (l’anno scorso le truffe di questo genere hanno raggiunto i 12 milioni di euro), ed ecco perché le varie società stanno spingendo per un’adozione quanto più possibile massiccia. Minori pagamenti non dovuti per le compagnie significa, naturalmente, polizze dal prezzo più basso per gli utenti, dopo le riduzioni già consistenti dovute al boom delle assicurazioni online. Lo sconto medio praticato verso chi monta una scatola nera auto è di circa il 10%, che su una polizza da un migliaio di euro all’anno rappresenta tutt’altro che un risparmio di poco conto.

 

 

Scatole nere, ora la strada è sicura

L’innovazione della scatola nera non è benefica soltanto per le nostre tasche e per i conti degli assicuratori, ma anche per lo stesso codice della strada e per la salvaguardia della salute di tutti. “Controllati” dalla scatola, infatti, siamo incoraggiati a comportarci con maggiore prudenza quando siamo al volante, sapendo che in caso di sinistro la nostra responsabilità sarebbe subito accertata. È dello stesso parere anche Aldo Minucci, presidente dell’Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici: «Il principale cambiamento che stiamo osservando con l’introduzione delle scatole nere riguarda gli stili di guida degli automobilisti. Dove le polizze prevedono un ulteriore sistema premiante in termini di prezzo a fronte di comportamenti virtuosi monitorati dai dispositivi telematici, gli italiani reagiscono positivamente. Rispettano le regole, diventano automobilisti più prudenti. Stiamo, insomma, assistendo a una sorta di rivoluzione culturale che si accompagna anche a un costo più contenuto delle coperture assicurative».

Infine c’è da ricordare che la scatola nera auto è anche un efficace dispositivo «salvavita» che dà assistenza, protezione e sicurezza per chi è alla guida. In caso d’incidente, questa tecnologia permette di inviare non solo tutti i dati relativi alla dinamica, ma anche un allarme automatico verso una centrale operativa attiva tutti i giorni, per tutto il giorno, 365 giorni all’anno; la localizzazione del veicolo è immediata, e in caso di sinistri particolarmente gravi vengono subito inviati i soccorsi necessari. Dal 2017, inoltre, tutti gli autoveicoli di nuova omologazione dovranno montare un sistema (detto eCall) per la chiamata automatica di emergenza al 112: lo prevede l’Unione Europea.

 

 

Più personalizzazione per gli utenti

La scatola nera auto permette anche di creare offerte su misura per le diverse abitudini di guida, convenienti soprattutto per chi paga alti premi quando in realtà non guida molto, o per grandi distanze. Ad esempio chi ha bisogno della macchina tutto l’anno ma alla fine, sul tachimetro, fa registrare poche migliaia di chilometri l’anno potrebbe avvantaggiarsi di una polizza con pagamento al consumo, possibile proprio grazie alla scatola nera auto; ancora più precisa (e premiante per chi si comporta bene quando è alla guida) è la tipologia di polizza “paga quanto guidi”, che oltre alla distanza percorsa si basa, per il calcolo del premio, sul profilo di rischio dell’utente derivato dal suo stile e dalle abitudini di guida.

 

 

Giulio Orzieri

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