La prima cosa che ci raccomandano alla scuola guida è di fare attenzione ai ciclisti e di lasciarli sempre passare, poiché basta poco perché perdano l’equilibrio e cadano. Sì, forse la prima cosa in assoluto è di fare attenzione ai palloni in strada, perché quasi sempre sono inseguiti dai bambini, ma quella dei ciclisti è sicuramente la seconda.
Il motivo è molto semplice, i ciclisti rappresentano la parte debole e come tale in caso di incidente finiscono con l’avere la peggio la maggior parte delle volte.
La cronaca quotidiana è piena di casi di persone in bicicletta travolte da auto in corsa, o, comunque vittime di incidenti sulla strada, ragion per cui il Parlamento italiano ha deciso di varare nuove normative sul sorpasso delle biciclette, volte a tutelare la sicurezza dei ciclisti, ma, anche degli automobilisti.
Norma salvaciclisti: distanza di sicurezza minima di 1,5 m
In discussione al Parlamento, infatti, c’è in questi giorni una modifica del codice della strada, già ribattezzata ‘norma salvaciclisti’ che disciplina i casi di sorpasso ‘auto-bici’.
In particolare il ddl in discussione – primo firmatario Michelino Davigo (Gal) – prevede che in fase di sorpasso la distanza minima di sicurezza che deve esserci tra auto e bici sia non inferiore ad un metro e mezzo.
Il ddl prevede la modifica dell’ex art. 148 del Codice della Strada che disciplina in maniera generica i sorpassi, indicando come bisogna effettuare tale manovra, ovvero:
- Prima di sorpassare occorre segnalare in maniera adeguata la propria intenzione mettendo la freccia.
- Bisogna superare sempre sulla sinistra e poi riportarsi subito sulla destra
- Rispettare la distanza di sicurezza laterale
Nell’art.48 non viene specificata quale sia la distanza di sicurezza laterale da rispettare, lacuna che il ddl salvaciclisti in discussione in parlamento punta a colmare.
In caso di via libera della nuova legge, l’articolo 48 sarà ampliato con la seguente dicitura: “E’ vietato il sorpasso di un velocipede a una distanza laterale minima inferiore a un metro e mezzo».
Multe salatissime per i trasgressori
Il mancato rispetto della legge comporterà sanzioni pecuniarie che vanno da 163 a 651 euro e alla sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
Il ddl sui sorpassi auto – bici, però bacchetta anche i ciclisti che devono rispettare alcuni obblighi, fondamentali per la tutela della loro incolumità:
- Se in gruppo bisogna procedere in fila indiana e mai affiancati a numero superiore a due.
- Nel caso in cui il ciclista si accorge di stare rallentando il traffico e che le condizioni della strada non consentono ai veicoli dietro di superarlo, allora, deve mettersi da parte e fermarsi se necessario, facendo passare i veicoli che ha dietro.
Nicky Hayden, ultima vittima di una strage silenziosa
Un intervento legislativo che disciplinasse la materia era ritenuto necessario da più parti se si considera i numeri di quella che può essere tranquillamente definita un’emergenza:
- 250 ciclisti morti in un anno
- 16 mila feriti
- Indice di mortalità pari a 1,3
- Indice di lesività pari a 94,23
Un’emergenza che in alcuni casi ha risvolti drammatici, non ultima la triste vicenda di Nicky Hayden, il giovane pilota di Superbike deceduto dopo cinque giorni di coma, a seguito di un incidente a Misano, mentre si allenava in bicicletta.
Impediamo insieme queste tragedie: ciclisti e automobilisti.