Il Giappone dichiara guerra agli automobilisti ubriachi: arriva la chiave per auto con alcool test incorporato
Giulio Orzieri 29 Aprile 2016

È stata presentata al SAE World Congress and Exhibit di Detroit, l’evento di risonanza mondiale a cui si danno appuntamento ogni anno i migliori esperti ed i più talentuosi ingegneri delle maggiori case automobilistiche per collaborare alla ricerca e alla scoperta di nuove tecnologie del settore dell’automotive, la nuova chiave per auto con alcool test, ovvero una smart key con etilometro incorporato, brevettata da Honda ed Hitachi, i due colossi nipponici, tra i leader di produttori di automobili.

Il Giappone, si sa, è patria di tecnologie d’avanguardia in qualsiasi settore e, quindi, non ci stupisce che arrivi da loro questa novità che, ora, verrà sottoposta ad una serie di test e poi, se tutto va bene, commercializzata.

L’idea è semplice, come tutte le idee geniali, in fondo: impedire che il guidatore ubriaco abbia la possibilità di entrare in macchina ed azionare il motore.

Ad onor del vero esistono già molti dispositivi simili e sono anche diffusi, soprattutto negli Stati Uniti ed in Giappone, Paesi che hanno normative molto severe e politiche rigide contro la guida in stato di ubriachezza. Si chiamano “alcohol interlock”, sono installati all’interno dell’autovettura e prevedono che il guidatore soffi all’interno di una fessura affinché possa essere misurata la presenza di etanolo nel fiato dello stesso che, se risulta essere “innocente”, ovvero se la quantità di alcool presente nel suo sangue è nei limiti prescritti dalla legge, è autorizzato a mettere in moto l’auto.

L’Italia, come sempre, corre nelle retrovie, sempre un po’ in affanno, anche se è recente l’approvazione della legge sull’omicidio stradale, che testimonia, quantomeno, che seppur in ritardo, il nostro Paese non è indifferente a questo problema.

Ma se esistono già delle tecnologie atte a dissuadere i guidatori incoscienti dal mettersi al volante e diventare attentatori contro la sicurezza propria ed altrui, cos’ha di così innovativo questa alcool Key di Honda Motor & Hitachi?

Prima di tutto la portabilità, in quanto il dispositivo di cui stiamo parlando si presenta come una chiave per auto con alcool test incorporato, poiché il test verrà inserito direttamente nella chiave dell’autovettura e permetterà, dunque, di effettuare l’alcool test ancora prima di salire in macchina con l’ottimistica speranza che il guidatore stesso si renda responsabile della situazione in cui si trova e decida autonomamente di non mettersi neanche al volante.

Altra promessa che arriva da Honda e Hitachi è la precisione di rilevamento di cui sembra essere dotata questa piccola e apparentemente geniale smart key: è dotata di tre raffinatissimi micro-sensori, che hanno la dimensione, pare, di soli 5 mm2 e sono in grado di analizzare il respiro di chi si trova di fronte in soli 3 secondi per valutare la presenza di etanolo, acetaldeide, la sostanza che viene prodotta dal fegato come risultato dell’ossidazione dell’etanolo, e di idrogeno, i tre gas utili per valutare il livello di ubriachezza del conducente.

Sembra che la precisione di analisi di questa nuova chiave per auto con alcool test sia nettamente superiore agli etilometri tradizionali, in quanto riesce a rilevare, in tempo reale, concentrazioni molto basse di etanolo, fino a 0,015 mg/lt. La nanotecnologia con cui è stato realizzato questo dispositivo, inoltre, ovvero le dimensioni irrisorie rispetto a quelle di altri, permette di poterlo inserire, appunto, nella chiave stessa dell’auto, di averlo, quindi, sempre con sé e di alimentarlo con batterie a basso consumo.

Decisamente smart, non c’è che dire.

Honda e Hitachi hanno inoltre, dichiarato che la piccola chiave è anche sicura, a prova di manomissione e anche molto “cocciuta”. Se, infatti, l’avventuroso pilota alticcio dovesse ignorare l’eventuale positività del test e salisse comunque in macchina pronto a sfidare il destino e l’incoscienza, non riuscirebbe a partire, perché la chiave per auto con alcool test è intelligente: se si prova ad inserirla, permette, in prima istanza, di visualizzare sul dislpay del cruscotto i risultati della misurazione di etanolo effettuata e, se anche questo secondo avvertimento non dovesse bastare, attiva il blocco dell’accensione ed impedisce all’irresponsabile pilota di partire.

Le due case automobilistiche giapponesi sono in attesa, quindi, di avere il via libera per poter far partire la sperimentazione al fine di poter ottenere un modello da presentare sul mercato che venga commercializzato su ampia scala.

Prima che venga data la conferma definitiva ci sentiamo di consigliare, provocatoriamente, un’integrazione ai progettisti nipponici: un getto d’acqua gelida lanciato ad una certa pressione, non dannosa, ovviamente, direttamente in faccia a quell’incosciente che dopo ben due avvertimenti sul suo precario stato di lucidità si mette comunque al volante con l’intenzione di guidare, lasciando ad un dispositivo elettronico, seppur tecnologico e ultra-raffinato, l’onere, e l’onore, di essere scrupoloso e rispettoso della vita.

Anche della sua.

Giulio Orzieri

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